Parlare dell’India è molto complesso. Bisogna capire L’India antica per avere un’idea dell’India di oggi.Chi ha viaggiato in India avrà notato che la gente in India sembra viva ancora nel Medioevo con strumenti moderni e a volte sofisticati ma che la vita quotidiana è permeata dall’antica cultura. Dravidiana (i dravidiani erano gli originari abitanti dell’India ancora prima degli Ariani).Quindi si trova la misteriosa e antica civiltà dravidica e accanto a questa, in tutti i suoi livelli di evoluzione la grande civiltà Indo ariana venuta dal Nord ma che sviluppò in India la cultura sanscrita e che ancora oggi coesiste con le importanti vestigia delle influenze iraniche, greche, sciite, partiche, cinesi , tibetane, mongole, persiane, arabe ed europee. L’osservatore inesperto rimane sorpreso da questa profusione di razze , di lingue , di costumi diversi ed ha qualche difficoltà nello sbrogliare le fila di questa matassa ingarbugliata. Eppure uno studio più approfondito permette assai facilmente di ricollocare e di riconoscere le isole superstiti di epoche pressoché scomparse altrove, ma che qui si sono miracolosamente conservate e possono a volte gettare una straordinaria luce sulla storia di altre parti del mondo.
Si ritiene che la prima grande civiltà indiana si sviluppa attorno il 2400 e il 1500 a.C. nella valle dell’Indo (tra Pakistan e India). Poi, gli Arii e i Dravida, occupano tutta l’India settentrionale organizzando la società in caste. La storia più recente dell’India si divide in 5 periodi: periodo Hindu (500 a.C. – 1192 d.C.), periodo musulmano (1192 - 1707), periodo di transizione (1707 - 1803), periodo inglese (1803 - 1947), periodo dell’indipendenza o dell’Unione Indiana (dal 1947). Nel periodo hindu, la civiltà indiana si centralizza nel bassopiano del Gange. Nel 518 a.C., i Persiani si prendono la valle dell’Indo e, più tardi, arriva Alessandro Magno, che sogna di fondere la civiltà Orientale con quella Occidentale (327 – 325 a.C.).
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